Quando?

Ogni anno Arci Bolzano organizza iniziative intorno alla Giornata nazionale della legalità, data simbolo per commemorare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, per ricordare  il 23 maggio e il 12 luglio del 1992 in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte.

Ecco alcune iniziative degli ultimi anni

18 MAGGIO 2018

INCONTRO CON ALEX BOSCHETTI, AUTORE DELLA GRAPHIC NOVEL “MANI PULITE”

Alex Boschetti, autore bolzanino di numerosi romanzi e graphic novel, è venuto a trovarci per presentarci il suo ultimo lavoro: Mani pulite (Beccogiallo 2017), la graphic novel dedicata all’inchiesta che negli anni ‘90 ha portato alla luce e cercato di combattere il fenomeno italiano divenuto noto come “Tangentopoli”: un complesso sistema di corruzione e concussione per il quale gli appalti pubblici non venivano assegnati al miglior concorrente, ma a chi versava una percentuale dei contributi ottenuti ai maggiori partiti politici. Il libro esce in occasione del venticinquesimo anniversario dell’avvio delle indagini: era il 17 febbraio 1992 quando il dirigente della casa di riposo Pio Albergo Trivulzio Mario Chiesa venne sorpreso dagli uomini del Pubblico Ministero Antonio Di Pietro a ricevere una tangente di sette milioni di lire dalle mani dell’imprenditore Luca Magni, che voleva assicurarsi l’appalto per le pulizie dell’ospizio. Questo episodio diede il via a quell’inchiesta giudiziaria che portò l’Italia dalla Prima alla Seconda Repubblica. E qui si chiude anche il racconto di Boschetti, che sceglie di strutturare la sua narrazione attraverso un gigantesco flashback, partendo quindi da eventi più recenti.
Il “suo” Mani Pulite si apre infatti con la scoperta di un giro di tangenti per la realizzazione di Expo 2015, i cui responsabili sono gli stessi coinvolti più di vent’anni prima. Come a dire: tangentopoli non è mai finita, non è cambiato niente.
Nel mezzo il lungo e faticoso lavoro del pool guidato da Francesco Saverio Borrelli (e di cui faranno parte tra gli altri, Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo e Francesco Greco) che cerca di dipanare una matassa che si rivelerà inestricabile. I numerosi successi e l’arresto di molti, tra politici, imprenditori, uomini delle istituzioni che perpetravano il meccanismo delle tangenti, hanno avuto il merito di aprire gli occhi delle persone e obbligare la classe dirigente del Paese a cambiare pelle. Ma forse inutilmente perché, secondo la tesi del libro, “Tangentopoli” non avrà probabilmente nel nostro Paese mai fine.

 28 MAGGIO 2019

ATTILIO BOLZONI PRESENTA: “IL PADRINO DELL’ANTIMAFIA”

Nel 2019 Arci Bolzano ha raddoppiato il  tradizionale appuntamento annuale per riflettere sul tema della legalità. Le Giornate della legalità sono state il 28 maggio e il 1° giugno 2019.

Il primo appuntamento ha visto come ospite Attilio Bolzoni, giornalista de La Repubblica, che ci ha presentato il suo ultimo lavoro editoriale: Il padrino dell’antimafia (Zolfo Editore), resoconto di un’inchiesta giornalistica, condotta dallo stesso Bolzoni, che ha portato alla luce le trame di Antonio Calogero Montante. Numero due di Confindustria Sicilia, Montante, da mafioso, è riuscito a creare un complesso sistema di malaffare, sbandierando il vessillo dell’antimafia.

Questa è la grossa novità del “Fenomeno Montante”: assurgere agli onori della cronaca promettendo di espellere chiunque avesse pagato il pizzo (non espellendo, nella realtà dei fatti, nessuno), facendosi fotografare con il procuratore capo di Caltanissetta e nominare nel 2015 dal Ministro dell’interno delegato all’agenzia dei beni confiscati, firmando protocolli d’intesa con note associazioni antimafia, pur essendo lui stesso un mafioso legato ad un boss di Cosa Nostra (Paolino Arnone).
Con il suo libro Bolzoni ci lancia un monito: dopo la stagione stragista, la mafia si è travestita da antimafia per imporre un nuovo ordine, col placet delle istituzioni e dell’antimafia vera. Montante è stato scoperto per la sua tracotanza, ma se così non fosse stato, il piano sarebbe potuto durare anni: usare la legalità per tornare a spadroneggiare nei gangli dello Strato. In barba a chi la legalità la persegue veramente.

01 GIUGNO 2019

ASIA  Rubbio PRESENTA “MAFIA COME M”

Il secondo incontro è stato con Asia Rubbo, un nome già incontrato sulle pagine di Arcipelago, quando nel 2016 ci ha raccontato della sua esperienza ai Campi della legalità. Questa volta Asia è venuta a trovarci al Pippo per parlare di  Mafia come M, libro nato dal lavoro di divulgazione nelle scuole fatto dall’associazione Cosa Vostra. Il sottotitolo del libro è infatti “La criminalità organizzata nel Nordest spiegata ai ragazzi”, per raccontare come la mafia non sia solo un fenomeno del Sud Italia.
Il libro è il risultato di un lavoro di ricerca su fatti di cronaca giudiziaria avvenuti nel Triveneto, che ha coinvolto esponenti della società civile ed aziende del territorio che hanno operato in maniera del tutto normale, da perfetti vicini di casa, in un territorio che non ha voluto riconoscere la presenza del crimine organizzato, ritenendosi innocente. In questo volume Asia ricostruisce la parte legata al Trentino, sottolineando la difficoltà trovata nell’andare oltre i fatti di cronaca, ad effettuare interviste, raccogliere dichiarazioni, dovendosi invece attenere ad articoli di giornale, senza poter attingere alla memoria delle persone. Proprio come la mafia vuole.

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