Si conclude il viaggio CEET

Con la conclusione dell’anno scolastico 2022/2023 anche il progetto CEET – Cultura Educazione Empowerment e Territorio è arrivato al suo naturale epilogo.

Il progetto CEET, promosso da Arci APS, in 11 territori italiani –  Trentino-Alto Adige, Piemonte; Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia –  finanziato dall’impresa sociale con i Bambini  attraverso il contributo del fondo per contrasto delle povertà educative ha previsto, a livello di provincia di Bolzano, la stratta collaborazione fra Arci Bolzano/Bozen e la scuola Primaria E. Chini  (che fa parte dell’Istituto scolastico Bolzano I ) ed ha preso l’avvio nel corso dell’anno scolastico 2019/2020. L’iniziativa ha attraversato il periodo covid ed ha garantito momenti di socialità e di attività educativa anche nel corso dei lockdown, favorendo occasione di integrazione fra bambini e bambine, scuola e famiglie nel momento della ripresa.

Attraverso le attività di CEET anche il nostro territorio ha avuto la possibilità di lavorare su alcune tematiche importanti ed urgenti:

  • L’educazione all’affettività ed alle capacità critiche (azione#8)
  • Il contrasto alla dispersione scolastica (azione#10)
  • Promozione di attività culturali a finalità educativa (azione#11)
  • Gli Stereotipi (carovana pedagogica)

L’anno che si è appena concluso è stato ricco di attività: è iniziato con l’arrivo della Carovana Pedagogica  fra fine settembre ed inizio ottobre e si è concluso con le attività di azione #11 in collaborazione con Irecoop e Bolzanism Museum.

Dal 24 al 30 settembre la città di Bolzano ha ospitato la tappa 1 della Carovana Pedagogica 2022, presso la sala polifunzionale del Centro Premstaller.

Nucleo centrale della Carovana è stato l’itinerario esperienziale Guardateci!, un percorso immersivo coinvolgente e innovativo per affrontare il tema degli stereotipi con bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni,  aperto al pubblico e alle scuole per sei giorni in ogni tappa. La Carovana Pedagogica ha proposto inoltre undici angoli Ad alta voce, uno per ogni tappa: spazi morbidi dedicati all’ascolto di letture da libri per l’infanzia a disposizione dei territori insieme alle 200 Piccole biblioteche regalate alle classi che hanno partecipato ai percorsi. La Carovana è stata anche l’occasione per ascoltare e registrare i bisogni educativi degli abitanti delle periferie e per proporre undici calendari di appuntamenti per bambini, ragazzi, insegnanti e famiglie: spettacoli, presentazioni, tavole rotonde, formazioni, laboratori.

Fra ottobre e marzo sono proseguite invece le attività delle azioni#10 e #11 con cui si è lavorato in particolare sulle capacità critiche, il metodo di studio e le capacità artistiche.

 

Da aprile in poi l’azione#11 si è concentrata sulla preparazione alla partecipazione all’esperienza di Museo cittadino all’aperto sul socialhousing (un esperimento di mediazione urbana tra le architetture popolari e i loro abitanti).

Infatti, a partire dal settembre 2022 si è lavorato insieme a Irecoop  e Bolzanism Museum, per sviluppare un percorso di esplorazione urbana nel rione Piani di Bolzano (cd. Siberia), che oltre ad essere la sede di Arci Bolzano/Bozen e della scuola primaria, ha una lunga storia di quartiere “ferroviario” testimoniata dalla presenza di insediamenti (le case dei Ferrovieri) già dall’inizio del ‘900.

Gli alunni hanno avuto la possibilità di scoprire il quartiere, trasformato per l’occasione in un ”museo a cielo aperto”: le guide hanno messo in scena un vero a proprio spettacolo teatrale che, attraverso la narrazione della ”Zia Mia”, ha raccontato la storia del quartiere, dalla nascita ai giorni nostri. Il gruppo è partito dal ”vicolo” tra le nuove case per arrivare alle prime case dei ferrovieri costruite nel quartiere alla fine del ‘800 per volere dell’imperatore asburgico Francesco Giuseppe, con l’obiettivo di collegare la nuova ferrovia Austria-Brennero-Nord Italia. “Zia Mia” ha raccontato tante storie, ha raccontato come si divertivano i bambini e i ragazzi negli anni 40-50-60 del secolo scorso e cosa succedeva nell’areale della ferrovia: a volte capitava di vedere animali esotici del circo come giraffe, zebre ed elefanti, o di rubare e mangiare arance fresche arrivate dalla Sicilia. Alla fine dell’incontro gli alunni hanno scritto una poesia per “Zia Mia” essendo stata lei una grande viaggiatrice e scrittrice.

Bolzanism si definisce come “un’interpretazione di quella Bolzano che conferisce a tali episodi apparentemente discontinui, se non addirittura inconciliabili tra loro, una consistenza e una coerenza; un’interpretazione che intende indicare Bolzano come il prodotto di una teoria non ancora formulata, il Bolzanismo, il cui programma – esistere in un mondo interamente fabbricato dall’uomo e quindi vivere dentro la fantasia – era così ambizioso che, per essere realizzato, non poté mai essere esplicitamente dichiarato.”

 

Anche se le principali azioni territoriali e nazionali sono concluse, per i partecipanti al progetto in questo triennio sarà ancora possibile fruire alcune attività attraverso la carta CEET, in particolare delle visite al Bolzanism Museum.

Il momento finale del progetto CEET sarà realizzato in novembre a Roma dove è previsto un evento conclusivo a livello nazionale per tutti i soggetti che hanno animato la rete CEET per i tre anni di progetto.

 

di Sergio Bonagura

Argomenti

#Attività #Scuole

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