In occasione della presentazione della seconda edizione del progetto LoGlo, che ha visto protagonisti un gruppo di giovani meranesi nella mappatura del paesaggio linguistico della città e nella scoperta di storie di vita di persone con background culturale e linguistico diverso dal consueto binomio altoatesino italiano-tedesco, nonché di luoghi di apprendimento di lingue straniere, in una cornice di esplorazione multilinguistica e multiculturale
Arciragazzi Bolzano, con il Coworking della Memoria e in collaborazione con la Libera Università di Bolzano vi invitano ad una serata di stand up comedy.
Un momento pensato per condensare un percorso di consapevolezza rispetto a tematiche di portata mondiale – come i fenomeni migratori e le annesse disparità sociali e culturali, e l’osservazione di queste all’interno della comunità locale – attraverso il linguaggio teatrale, comico e pungente di Xhuliano Dule, stand up comedian di origine albanese.
*L’ingresso è libero e gratuito, su prenotazione scrivendo a coworkingdellamemoria@gmail.com
UN ALBANESE ASINTOMATICO
Xhuliano confessa che nonostante sia albanese non porta le tradizionali tracce della sua origine: ha la fedina penale pulita, non ha mai trafficato organi e ha l’accento veneto. Insomma, è un albanese sì, ma asintomatico. E questo crea molti problemi agli italiani, agli albanesi, ma soprattutto a sé stesso. Uno spettacolo che attraversa le tappe dell’integrazione e si sofferma sulla disintegrazione che ne deriva.
XHULIANO DULE
Nasco in Albania nel 1992 e vengo immigrato* in Italia dai miei genitori cinque anni dopo. Cresco in Veneto tutto sommato senza “acciacchi”, tranne per qualche contrasto con l’ordine costituito (da altri). Decido di studiare economia, percorso che mi porterà a lavorare nelle organizzazioni internazionali per un paio d’anni. Nel frattempo, scrivo molto e pubblico poco, finché un giorno consegno le mie dimissioni e decido di dedicarmi alla scrittura. Intraprendo la selezione per il Master in Drammaturgia alla Silvio d’Amico e inizio a esibirmi come “stand-up comedian”. Questo cambiamento, oltre che ad una discreta fame, mi ha portato a fondare il collettivo “Ma questa non è stand up comedy” che partendo dal Teatro Garbatella nell’estate del 2020 (bel momento per iniziare!) è diventata una realtà importante del panorama comico romano. Nel frattempo, ho vinto il premio “Officine Teatrali” indetto dall’Accademia Silvio D’Amico nel 2020. Oltre al teatro, mi occupo anche di cinema, settore in cui mi sono formato sotto la guida della regista Francesca Archibugi che ha supervisionato la stesura delle mie due sceneggiature originali Operazioni Balcani e La gamba del Duce.