Sarajevo 1992 – 1995

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Titolo? “Tagebuch der Übersiedlung” von Dževad Karahasan

Cosa? Lecture Performance – Restituzione #UltimaFermataSerbrenica

Dove? Meran|o Sala Civica – Bürgersaal Via O. Huberstrasse 8

Quando?  27.11.22 ore 10:30 Uhr – 28.11.22 ore 17:30 Uhr – 29.11.22 ore 20:00 Uhr

Prenotazione obbligatoria | Christine 338 1977560
Entrata libera
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“Io sono un’isola nel cuore del mondo”. Così parla, nei versi del poeta bosniaco Abdulah Sidran, la città di Sarajevo, dove la convivenza di diverse comunità religiose e linguistiche ha creato nei secoli un unicum oggi scomparso. Il centro del mondo di Dževad Karahasan è il primo libro che affronta gli orrori della guerra di Bosnia – con in suoi massacri di civili inermi, la pulizia etnica, il genocidio – a occhi asciutti, senza retorica e senza consolazione. Alternando meditazioni personali lucide fino all’allucinazione con il racconto di strazianti vicende quotidiane, Karahasan evoca le case, i cortili, i cibi, decifra l’urbanistica della città, facendone emergere un ritratto interiore. Sarajevo è “un microcosmo che, secondo gli insegnamenti degli esoterici, contiene tutto il mondo, una Nuova Gerusalemme”, la cui esistenza garantisce la stabilità dell’universo. Ora che il centro è in rovina e costretto all’esilio, Karahasan lo fa rivivere magicamente nella scrittura per trasferirlo nella memoria collettiva dell’umanità.
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In kurzen, unvergesslichen Szenen beschreibt Dževad Karahasan das Leben im belagerten Sarajevo. Einen Mann, der aus der Warteschlange tritt, sich auf ein Mäuerchen setzt und stirbt. Die Evakuierung der jüdischen Gemeinde. Das absurde Gespräch mit einem französischen Korrespondenten über Hunger und Kälte.
Sarkasmus, Humor, Güte und eine beeindruckende geistige Souveränität charakterisieren die Haltung, mit der Karahasan vom Alltag im Krieg und von der Übersiedlung einer kulturell und religiös polyphonen Stadt in die Sphäre des Idealen schreibt.
Das Tagebuch der Übersiedlung ist ein bleibendes Zeugnis über die Belagerung Sarajevos – weniger im Sinne einer Alltagsdokumentation als durch seine gedankliche und ethische Strahlkraft.
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#ultimafermatasrebrenica
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