Alessio arriva da Lecce, e, anche se la prima lingua che ha imparato è stata l’italiano, ci dice che “giù” ha imparato anche il dialetto. “Dialetto leccese – precisa – se ti sposti a Taranto va bene, ma già a Foggia è un’altra lingua.” Oltre al suo dialetto e all’italiano, parla anche un po’ di inglese e tedesco, imparando senza corsi, “come si suol dire, sulla strada.”
Nella gestione dell’attività commerciale, la lingua più usata è senza dubbio l’italiano, e poi il tedesco, per via dei turisti; l’inglese è la lingua più rara, anche se qualche americano è passato per il bar. Alessio gestisce il locale da circa un anno e non ci nasconde che vorrebbe portare e offrire alcune specialità enogastronomiche pugliesi, che incuriosiscono molto i clienti. Li ha già conquistati facendo i pasticciotti, un dolce entrato quasi stabilmente nel menù del locale.
“Anche dal punto di vista di negozi e locali che offrono prodotti tipici, di altri luoghi, Merano è ricca. Da dove vengo io, non trovi prodotti tipici, tipo, i canederli non ci sono. Qua però puoi trovare il siciliano che ti fa i panzerotti; da noi, in Puglia, no.”
I rapporti con gli altri commercianti della zona sono cordiali e c’è collaborazione. Di lingue, su via Mainardo, se ne sentono molte, e si vedono molte culture: “ci sono sicuramente i marocchini, ho sentito persone parlare arabo, e persone dal Pakistan.”

“Il bilinguismo è una cosa interessante, è bello comunque imparare un’altra lingua. Fa un po’ strano, essendo ancora in Italia, all’inizio, vedere i cartelli stradali Merano-Meran. Venendo da giù, quando arrivi qua a Merano, sai che sei in Italia, poi vedi la doppia lingua e fa un po’ effetto, fa un po’ diverso.”
Alessio