Bua ci ha accolti nel suo piccolo ristorante thailandese mentre lavorava. Tra un cliente e l’altro, senza disturbarla troppo, siamo riusciti a conoscerla meglio e a scoprire la sua storia.

Abbiamo chiacchierato in inglese, a bassa voce, come per non rovinare l’atmosfera orientale che è riuscita a creare nel locale, da cui spuntano piccoli buddha qua e là. Il ristorante l’ha aperto da poco, ci spiega, ed è una sfida quotidiana che affronta con tanta passione, perché era un suo sogno. Accanto all’elegante scritta dell’insegna è raffigurato un fiore di loto, simbolo di prosperità e fortuna, mentre “Bua” è semplicemente il suo nome. A frequentare il ristorante sono principalmente studenti e imprenditori.

Bua si è trasferita dalla Thailandia per amore: qui, infatti, poco meno di una decina d’anni fa, si è sposata. In Thailandia faceva la receptionist in un albergo, mentre ora gestisce il suo locale. Ci spiega che l’ostacolo più grande è proprio quello linguistico: fatica ancora a comunicare con i clienti, ma sta affrontando questa fase con perseveranza e soprattutto facendo tanta pratica. La sua lingua madre è, beninteso, il thailandese, ma parla anche l’inglese, che ha imparato a scuola, e anche un po’ di italiano e di tedesco, che ha imparato proprio a Merano, per lavoro. Ci confessa di non aver mai vissuto, prima d’ora, in un ambiente multilingue; anche per questo, il panorama linguistico della città, bilingue, le risulta complesso. Nonostante la sua lingua madre sia ancora quella che utilizza di più, per mantenere i contatti con la famiglia e nel suo tempo libero, Bua si sente una cittadina meranese.

Attraverso il suo ristorante desidera far conoscere la cucina tipica thailandese e alcuni aspetti della sua religione, il buddhismo. Pensa già a come rendere il locale più grande in futuro e nel frattempo si meraviglia ancora del clima di montagna, che in Thailandia non esiste.

Appena arrivata non sapevo cosa aspettarmi. Ora però sono felice, le persone si sono rivelate essere gentili e cordiali. La cosa che ancora più di tutte mi colpisce sono il freddo e la neve, perché in Thailandia l’inverno non esiste.“

Bua

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