Pasha Salon è un luogo davvero multiculturale, lo si sente appena si varca la porta. Musica araba e turca, e tanti visi diversi: il proprietario è curdo, e ci spiega che nel salone si parlano molte lingue, tra cui il turco, l’inglese, il tedesco, l’italiano, il curdo e anche l’albanese.

Veniamo accolti da Venton, un ragazzo di origine albanese, nato a Trento. Appena maggiorenne si è trasferito a Milano, dove per tre anni ha studiato per diventare barbiere. È tornato da poco, e da settembre lavora al Pasha Salon.

“L’albanese è la mia madrelingua, parlo anche il tedesco e l’italiano da quando sono in Italia – l’ho imparato da mio fratello, che era già qui – e poi l’inglese, che ho imparato ascoltando musica e guardando film. Con i miei familiari parlo un misto tra albanese e italiano, con i miei amici solo in italiano. In tedesco riesco a costruire delle frasi, ma non sono così pulite come lo sono quelle italiane. Penso che tra italiani e tedeschi ci sia ancora una rivalità, per quanto riguarda il bilinguismo.”

“Il nome, “Pasha” – che vuol dire “re” – è nato proprio per gioco, da un’idea del proprietario. A lavoro, con i suoi compaesani e amici, parla curdo; mentre io parlo principalmente italiano, o tedesco con i turisti. Qualche volta l’albanese. Con l’inglese, quando capita qualche turista, non ho molti problemi; è con il tedesco che faccio difficoltà, non conosco certi termini specifici.”

“Penso che ormai Merano sia una città multiculturale e che le diverse culture siano entrate nel sistema, però ancora adesso molte persone parlano per stereotipi. È una cosa che ha molto a che fare con le generazioni. Secondo me, c’è bisogno di un ricambio generazionale, che porta anche più apertura mentale.”

Venton

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