La Cultura è la Cura – Workshop: oggetto portatore di memoria e CISM

La Cultura è la Cura, il progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (avviso n.2/2020) e che vede Arci Nazionale come capofila, ha preso il via anche a Bolzano.

Per indagare al meglio la storia del quartiere non basta vedere le planimetrie e gli sviluppi architettonici. La storia di un luogo è fatta dalle persone che lo abitano. Proprio per questo, come gruppo di lavoro ci siamo dedicati alle riflessioni su quale fosse il modo migliore per entrare nelle memorie di via Resia. Accompagnati dall’architetto Pietro Ambrosini, siamo giunti alla conclusione che gli oggetti hanno un forte potere evocativo.

Un oggetto racconta una storia e porta dentro di sé la memoria di un tempo, di un aneddoto. Ci dice sempre qualcosa, ci riporta al ricordo di un evento ed è legato ad un periodo della nostra vita. 

Abbiamo deciso di unire quindi le nostre risorse più preziose, le persone che hanno vissuto nel quartiere e gli oggetti legati a quel periodo della loro vita, per farci raccontare la storia di via Resia e delle Semirurali. 

Oltre a lavorare sulla memoria storica, ci siamo dedicati all’analisi di quale potessero essere i modi più efficaci per far rivivere il circolo ex-operaio e culturale Masetti

Partendo dall’idea del CISM (Centro di innovazione e mutualità), ci siamo confrontati su come attivare un processo di innovazione socioculturale nel quartiere, che permetta alla cittadinanza e soprattutto ai giovani di valorizzare l’identità del passato per pensare a quella del futuro. In questo percorso può esserci quindi d’aiuto la memoria storica di via Resia, che vogliamo raccogliere e conservare, ma anche tramandare alle nuove generazioni e ai nuovi abitanti. Il circolo, nel processo di risemantizzazione che vogliamo portare avanti, può diventare un luogo di incontro tra vecchi e nuovi abitanti, che possono mettere in comune le rispettive storie personali e magari scoprire, forse anche con stupore, che sono più simili di quanto si possa pensare. Ora come allora, infatti, il quartiere Resia – Don Bosco è una zona multiculturale della città, con un’importante storia di migrazione.

La speranza è quella di agire per portare un cambiamento, seppure piccolo, sul territorio. Un primo passo è quello di creare un posto di incontro accogliente, che possa attivamente coinvolgere tutti – vecchi e nuovi residenti, giovani e meno giovani – nelle dinamiche culturali e sociali del quartiere. In un’ottica di inclusione multiculturale e intergenerazionale, il circolo Masetti vuole diventare un luogo dove le storie di tutti e ciascuno possano essere condivise, ascoltate e riscoperte, tornando a fare parte della geografia affettiva della comunità. 

 

di Ana Andros


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