Il Ponte a Don Bosco

Il Ponte – Die Brücke è un progetto a sostegno di famiglie e bambini in età pre-scolare che ha l’obiettivo di promuovere il benessere psicosociale delle famiglie in modo accessibile e senza barriere burocratiche. 
A questo progetto partecipiamo anche noi come Arciragazzi Bolzano realizzando attività in due scuole per l’infanzia: la Regina Elena di Sinigo e la Casa dei Bambini Maria Montessori
In questo articolo Melania La Sala, l’educatrice del progetto a Bolzano ci racconta come ha realizzato il laboratorio di esplorazione del quartiere Don Bosco con i bambini in fascia pre-scolare.


Laboratorio sul quartiere Don Bosco 

Preparare un laboratorio è sicuramente un’arte complessa, ci vuole  creatività, pazienza e forte capacità di ascolto. Occorre costruire attività  stimolanti con spazi e materiali pensati. Come dovrebbe essere in sezione,  anche il laboratorio è una lezione muta, come la chiama Montessori:  l’adulto predispone un ambiente di apprendimento con materiali e spazi  aperti, non rigidi, sobrietà e attraenti in grado di far agire il piccolo con  curiosità e impegno. 

Lasciar fare ai bambini 

Troppi stimoli confondono,  troppe parole e direttive danno  già la risposta e producono  passività nel bambino. L’adulto lascia fare ai bambini, mettendosi dietro e non davanti al loro fare. Purtroppo è un errore che spesso viene commesso per perfezionare il risultato di un’attività piuttosto che il processo (per esempio quando l’insegnante colora il disegno al posto del bambino). Nel momento in cui siamo in grado di fidarci profondamente del maestro interiore (Montessori) dei bambini e di affidarci alla loro guida, possiamo trovare in noi la possibilità di fare un passo indietro e accogliere il ruolo di regista, più che ambire al  ruolo del protagonista principale. I bambini sono esseri pieni di possibilità,  nascono con capacità, competenze, interessi, curiosità del tutto uniche e  irripetibili. Solo nel momento in cui riusciremo a fare un passo indietro,  questo patrimonio di cui sono portatori i bambini si disvelerà progressivamente.  

Come possiamo farlo?

In che modo possiamo essere d’aiuto in questo grande lavoro del bambino? Partendo da: 

  • Apertura alle differenze 
  • Ascolto 
  • Osservazione profonda 
  • Rispetto
  • Grande considerazione per ciò che i bambini portano nella  quotidianità 
  • Non imporre su come fare: il primo errore che commettiamo è  distribuire il foglio da disegno, proponendolo sul piano in posizione  orizzontale o verticale- in questo modo stiamo obbligando il  bambino a realizzare un disegno come noi l’abbiamo pensato. Stessa  cosa vale per il materiale da utilizzare: mettere tutto a disposizione  per favorire l’autonomia nella scelta del colore e nell’uso del mezzo  grafico. 

Esperienze per i bambini  

Scelgo per questo laboratorio di proporre di rappresentare con il disegno  emozioni, situazioni vissute, esperienze, idee, soluzioni e proposte per il  tema scelto: la scoperta del nostro quartiere Don Bosco. Lascio il tempo di  pensare prima di rispondere, poi di disegnare quello che hanno pensato. Infine ognuno al termine del lavoro racconta quanto ha rappresentato;  sostenendo così il dialogo tra bambini e senza giudicare. 

Alla scoperta del nostro quartiere  

Le domande proposte: 

  • Scegliete il servizio con rispettivo diritto a cui risponde che più vi  piace frequentare, che vi lega particolarmente ad un ricordo o un’esperienza vissuta.

Ecco alcune delle loro risposte:

Art.30 

Se appartieni a una minoranza etnica,  religiosa o linguistica, hai diritto a mantenere la tua cultura, praticare la tua religione e parlare la tua lingua.  

Figura 1: Ginevra – Io scelgo la chiesa perché vado con mio nonno Michele e mi piacciono molto le preghiere

 

 

 

 

 

 

Art.28 

Hai diritto ad avere un’istruzione/educazione. 

Figura 2: Rajdi – La scuola è un posto che mi piace perché gioco con i miei amici.

Art.31 

Hai diritto, al riposo, al tempo libero,  a giocare e a partecipare  ad attività culturali (ad esempio la musica, il teatro e lo sport)  

Figura 3: Iside – Con la mia famiglia andiamo in biblioteca. C’è una confusione di vestiti perché ci  abbracciamo.

Figura 4: Alan – Al palasport.

Figura 5: Hana – Al parco giochi

Art.12 

Hai diritto a esprimere la tua opinione su tutte le questioni che ti riguardano. La tua opinione deve essere ascoltata e presa in seria considerazione.  

Figura 6: Adriel – Il mio posto preferito è dov’è la mia mamma. Con la nonna le portiamo sempre dei fiori gialli.

Art.24

Hai diritto alla salute, all’assistenza medica e a ricevere tutte le informazioni necessarie per garantire tale diritto.

Figura 7: Fatima – Io ho scelto l’ospedale perché in questo periodo ci sono stata tante volte.


  • Come possiamo prenderci cura del nostro quartiere e renderlo un  posto migliore e all’altezza dei bisogni di noi bambini? 

Ecco alcune delle loro risposte:

Figura 8: Iside – Io vorrei piantare più fiori colorati e alberi.

Figura 9: Giulia – Io non vorrei più vedere bulli che lanciano gomme da masticare sugli alberi.

Figura 10: Alan– Non vorrei più vedere ragazzi che sporcano i muri con le bombolette e rendono brutto il quartiere.

Figura 11: Riccardo B. – Vorrei camminare in strada e non aver paura delle bici e delle auto.

Figura 12: Rajdi – Non vorrei più che delle persone spaventino per strada con le pistole.

Figura 13: Ginevra – Vorrei la città con i colori dell’arcobaleno perché mi mettono allegria.

Figura 14: Iside – Io non vorrei più la cacca dei cani in strada e sul marciapiede.

Figura 15: Altea – Vorrei che le api trovassero più fiori ed alberi per poter creare il loro alveare.

Figura 16: Giorgia– Non vorrei più vedere adulti che fumano al parco e buttano a terra le sigarette.

Figura 17: Vorrei vedere le persone felici.


Per vedere la scheda progetto del Ponte – Die Brücke clicca qui.