DIARIO DEI CAMPI DELLA LEGALITA’ 2023
LUNEDì 17
Siamo arrivati a Corleone la sera di lunedì 17 luglio, accolti dall’anticiclone africano «caronte», da Maria e Salvatore. Ci siamo sistemati e abbiamo mangiato in compagnia e abbondanza. La sera è stata scandita a ritmo di bonghi, ukulele, piffero, armonica, chiacchiere e risate.
MARTEDì 18
Il giorno seguente, dopo un’abbondante colazione, divisi in due gruppi ci siamo diretti verso i campi confiscati: alcuni di noi hanno messo le mani nella terra, altri si sono occupati dei vigneti.
Abbiamo poi pranzato, riposato e nel tardo pomeriggio abbiamo visitato Corleone e il Laboratorio della Legalità, guidati dalle parole di Marilena. Questo incontro ci ha emozionati e arricchiti a livello storico e personale.
Al ritorno, dopo aver cenato, ci siamo preparati per la giornata a Palermo visionando un documentario su Falcone e Borsellino.
MERCOLEDì 19
Il 19 luglio a Palermo si ricorda la strage di Via d’Amelio dove ha perso la vita il giudice Paolo Borsellino insieme alla sua scorta. Arrivati sul posto, la signora Francesca del Centro Studi Rita e Paolo Borsellino ci spiega il significato dell’Albero della Pace.
In centro a Palermo siamo stati accompagnati da una guida di Addio Pizzo, visitando i luoghi cardine per comprendere a fondo la storia della mafia e della resistenza.
Dopo il pranzo da Vastiddaru siamo tornati in Via D’Amelio. Lì abbiamo ascoltato le parole di Antonio Vullo, di Giovanni Paparcuri e di alcuni parenti delle vittime. Abbiamo aspettato il corteo e ci siamo uniti al grido «fuori la mafia dallo stato!». È stato fondamentale essere presenti a Palermo in una giornata come questa: ci ha permesso di assimilare e razionalizzare un’importante pagina di storia.
GIOVEDì 20
Oggi abbiamo continuato la posa dei fili a sostegno delle viti nei campi confiscati alla mafia.
Il pomeriggio Calogero Parisi, Presidente della Cooperativa lavoro e non solo , ci ha raccontato quanto fatto nei primi vent’anni di impegno a favore della legalità a Corleone.
La giornata si è conclusa con la visione del film “I cento passi” sulla vita e lotta di Peppino Impastato che approfondiremo il giorno dopo a Cinisi.
FREITAG der 21. Juli
Heute setzten wir vormittags unsere Arbeit auf den Feldern, welche konfiszierte Mafia-Güter sind, fort.
Am Nachmittag fuhren wir nach Cinisi und besuchten die “Casa Memoria”, Museum und ehemaliger Wohnort des ermordeten Anti-Mafia-Kämpfers Peppino Impastato.
Darauf besuchten wir die Pizzeria Impastato, die von Peppino Impastatos Bruder, Giovanni, geführt wird und lernten ihn persönlich kennen. Der Diskurs mit den Experten und Zeitzeugen war ausschlaggebend für unser Verständnis der Geschichte der Mafia und Peppino Impastatos.
SABATO 22
Questa mattina ci siamo svegliati un po’ più tardi rispetto al solito. Infatti, non dovendo andare nei campi a lavorare, abbiamo dedicato la mattinata all’approfondimento della storia di Portella della Ginestra e di ciò che successe il 1° maggio del 1947.
Nella tarda mattinata abbiamo avuto l’occasione di visitare il C.I.D.M.A di Corleone dove insieme alle guide abbiamo ripercorso la storia della mafia e dell’antimafia, grazie anche alle fotografie di Letizia Battaglia e ad alcune copie dei faldoni del Maxi Processo.
Poter visitare questo Centro ci ha aiutato a capire meglio cos’è la mafia e chi sono i suoi protagonisti.
Dopo un buon pranzetto preparato dalla nostra Maria abbiamo avuto un momento di confronto rispetto alle attività fatte in questi giorni così da poterci ascoltare a vicenda e condividere i nostri pensieri.
DOMENICA 23
Finalmente Mare! Oggi siamo a Balestrate per goderci un po’ di relax dopo la settimana di lavoro.
Dopo qualche tuffo e gioco in spiaggia abbiamo pranzato, per poi riposarci sotto l’ombra della fresca pineta in cui ci siamo sistemati.
Dopo la rilassante giornata di mare ci prepariamo a tornare verso Casa Capponnetto dove Maria ci aspetta con una delle sue deliziose cene.
LUNEDì 24
Ci prepariamo per il penultimo giorno nei campi.
Finalmente gli sforzi di questi giorni si rendono visibili ai nostri occhi. Franco e Salvatore ci alleggeriscono la mattinata di lavoro con qualche battuta e qualche aneddoto di vita sotto al sole cocente, che ci fa lentamente capire che l’ora del pranzo si avvicina.
Dopo un delizioso pranzo e il meritato riposo ci prepariamo per andare verso Piana degli Albanesi dove abbiamo la fortuna di ascoltare le parole di Serafino Petta, uno tra gli ultimi superstiti della strage di Portella della Ginestra del 1° Maggio 1947 per mano mafiosa. Serafino lo incontriamo presso la Casa del Popolo di Piana degli Albanesi, dove solitamente si ferma a giocare a carte con degli amici. Ci accoglie e ci racconta la sua testimonianza a voce bassa ma con commozione, poiché l’età non cancella ciò che fu quel giorno per lui e per molti altri.
Dopo l’incontro di testimonianza ci fermiamo a mangiare un cannolo e ci avviamo verso il pullman per tornare a Casa Caponnetto. La sera la passiamo tra canzoni e risate aspettando, con un po’ di tristezza, l’ultimo giorno che ci aspetta domani.
MARTEDì 25
L’ultima giornata nei campi inizia con un vento caldo che purtroppo non aiuta. Mettiamo tutte le energie che rimangono in quest’ultima giornata, con la speranza di aver aiutato la Cooperativa Lavoro e non solo, ma soprattutto con la consapevolezza che la nostra presenza qui non sarà stata solo di passaggio.
Dopo l’ultimo dei pranzi della nostra cara Maria ci prepariamo alla restituzione che avremo nel pomeriggio. Ci dedichiamo ad un secondo momento di confronto per capire cosa di questo viaggio ci porteremo a casa e che cosa di noi rimarrà qui a Corleone.
Prima di cena chiacchieriamo insieme a Calogero, che ci spiega come funzionano i beni confiscati alle mafie e la loro amministrazione.
Maria ci prepara le arancine che concludono così in bellezza la nostra permanenza a Casa Caponnetto.
Domani ci aspetterà il viaggio di ritorno a casa, dove torneremo arricchirti e pieni di idee per iniziative future per restituire l’importanza della nostra esperienza.