Commemorazione del genocidio di Srebrenica – 2024

Oggi verranno sepolti i resti di altre 14 vittime del genocidio di Srebrenica ritrovate e riconosciute grazie al prezioso lavoro del Centro di Identificazione di Tuzla. Tra questi anche Midhat Bašić, fratello del caro amico Mirza, al quale saremo vicini durante il funerale. Midhat aveva 22 anni nel luglio del 1995 e insieme a Mirza, allora quattordicenne e al padre, si unirono alla colonna della Marcia della morte, costituita da circa 15.000 persone, principalmente maschi, che alla caduta di Srebrenica provarono a scappare attraverso le montagne. Il grosso del genocidio di Srebrenica viene commesso dalle forze armate militari, paramilitari e di polizia serbo-bosniache nell’operazione di caccia all’uomo per intercettare questa colonna.

Il 23 maggio scorso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la “Resolution on Srebrenica”, che istituisce l’11 luglio come “Giornata Internazionale di riflessione e commemorazione del Genocidio di Srebrenica”. Con questo atto l’Assemblea Generale dell’ONU ha fissato un punto fondamentale nella logica di prevenire il negazionismo e la glorificazione dei perpetratori e di promuovere il rispetto dei diritti umani che nel 2024 ha avuto la prima pratica attuazione.

Il 10 luglio, presso il Memorial Center Srebrenica si è svolto un convegno internazionale dal titolo “Empowerment through Remembrance. Upholding intergenerational responsibility”. Per gli amici e partner del Memorial Center Srebrenica l’adozione della Risoluzione rappresenta un’assunzione di responsabilità da parte della comunità internazionale, che almeno a livello culturale-educativo, ricolloca il genocidio di Srebrenica nel contesto a cui appartiene: la storia europea del Novecento.

L’11 luglio si sono invece svolte le commemorazioni del genocidio alla presenza delle delegazioni della comunità internazionale, delle madri di Srebrenica, delle autorità locali e dei familiari delle vittime e la sepoltura delle 14 vittime.

Ogni anno dal 2016 Arci Bolzano-Bozen, in collaborazione con una rete di organizzazioni locali (Arciragazzi Bolzano, Arci del Trentino, AGJD, deina, teatro Zappa theater) e nazionali (Arci nazionale, Centro Pace Cesena, Associazione Buongiorno Bosnia) organizza progetti di formazione e viaggi di studio finalizzati alla conoscenza del contesto bosniaco, delle guerre jugoslave degli anni Novanta, con un particolare approfondimento del genocidio di Srebrenica.

A livello regionale, attraverso il progetto Ultima Fermata Srebrenica, sono stati coinvolti 400 ragazze e ragazzi delle province di Trento e Bolzano e questo viaggio di formazione ha costituito una tappa fondamentale della piattaforma Memoria e cittadinanza attiva, insieme a Promemoria_Auschwitz, Campi della Legalità e Anni di Piombo.

In questa direzione dal 2020, Arci Bolzano-Bozen ha promosso la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Arci nazionale e il Memorial Center Srebrenica, nel cui contesto è nato il progetto Srebrenica 2.0, uno strumento di memoria digitale che attraverso 3 sezioni racconta e contestualizza la storia della caduta della città e la dinamica del genocidio.

L’ultima sezione della app sarà presentata a settembre al Memorial Center Srebrenica. Sia la versione attualmente in uso che l’aggiornamento sono disponibili gratuitamente su Google Store e App Store

di Andrea Rizza Goldstein, Sergio Bonagura


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