#SpecialeMarzo a Merano

Nel mese di marzo 2022, al Coworking della Memoria di Merano, si sono tenuti diversi eventi in ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna, una giornata in cui si devono ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche, e soprattutto, le discriminazioni, violenze, le negazioni e le limitazioni dei diritti delle donne, ancora attuali in ogni parte del mondo. 

Tina Modotti raccontata da Paolo Cossi

Per promuovere una riflessione sulla parità di genere e sulla partecipazione femminile attiva alla vita sociale e politica, il Coworking della Memoria ha dedicato il proprio spazio alla figura di Tina Modotti; una donna emblematica che ha vissuto un’esistenza intensa e controcorrente, senza mai preoccuparsi né curarsi dei condizionamenti sociali o di genere imposti alle donne nella società dell’epoca. Donna dalla vita intensa e ricca di esperienze, Tina Modotti incarna l’esempio di persona libera, vitale, creativa e gioiosa, impegnata nel difendere i diritti dei più deboli e mai “imprigionata” nel suo ruolo di genere. Fu inoltre una delle prime donne a scattare fotografie e a dedicarsi a quello che oggi viene chiamato reportage sociale.  

Pertanto il 4 marzo è stata inaugurata la mostra “Tina Modotti – Donna, fotografa, rivoluzionaria” , primo evento della rassegna “Speciale Marzo”, dove si è raccontata a tutti i presenti, la storia di una donna che ha vissuto la propria vita in maniera critica e resistente, impegnandosi concretamente per una società più giusta ed equa. Si è scelto come mezzo di promozione sia l’arte di Tina Modotti stessa, che quella del fumettista friulano Paolo Cossi, che della Modotti ha pubblicato una biografia a fumetti (Tina, Biblioteca dell’immagine, 2003). Inoltre, è stata organizzata una serata conviviale, con l’accompagnamento musicale di Degrado da radici, giovane musicista trentina. La mostra è durata fino al 31 marzo e in molti hanno fatto visita per ammirare l’arte di questa grande fotografa del Novecento così come gli estratti del fumetto sulla sua biografia scritta da  Paolo Cossi.

Via dalla Pazza Guerra di Alidad Shiri

La rassegna non è finita così! Il 15 marzo viene presentato il libro “Via dalla pazza guerra”, l’ultimo romanzo autobiografico di Alidad Shiri, scrittore di origine afghana protagonista di un lungo viaggio, fatto di tante avventure, a volte struggenti. Pur essendo autobiografico, nel libro, Alidad non racconta solo la sua storia. È molto di più: tematizza l’attualità, la presa del potere da parte dei talebani, che rappresenta una seria minaccia per la popolazione femminile in Afghanistan; è un libro destinato soprattutto ad un lavoro di sensibilizzazione, che vuole rispondere alle domande che spesso si pongono sulla situazione delle donne e dei bambini afghani, sull’immigrazione e l’integrazione. Durante la presentazione, molte sono state le domande e le riflessioni da parte del pubblico su questa delicata e attuale situazione caratterizzata dalla negazione e dalla limitazione dei diritti umani da parte dei talebani e della soppressione dei movimenti femministi in Afghanistan.

Scenari in movimento con Grazia Barbiero 

Il 29 marzo è stato presentato l’ultimo evento della rassegna: “Desiderio di emancipazione e liberazione – Scenari in movimento: gli anni ’70 e ’80 in Alto Adige/Südtirol”, a cura di Vanda Carbone e Grazia Barbiero, cuori pulsanti dei movimenti femministi e della cultura alternativa degli anni Settanta e Ottanta, nonché protagoniste della politica locale. In questa serata, è stato possibile ripercorre la storia delle lotte nelle quali le donne hanno rivendicato i propri diritti. L’intento di questa conferenza è stato quello di concentrarsi sul femminismo degli anni ’70 e ‘80, caratterizzato da ambiziosi movimenti di massa, e sull’impegno di quelle generazioni che dapprima si sono concentrate nella lotta per l’emancipazione, per poi passare a una lotta per la liberazione. Non solo si è guardato agli eventi del passato che come l’istituzione del divorzio, l’informazione sui metodi anticoncezionali e la legalizzazione dell’aborto, ma si è anche riflettuto sul fatto che tematiche, che parevano già superate, si devono riprendere oggi e necessitano impegno per poterle contrastare: il divario di genere in termini retributivi; la difesa della salute sessuale e riproduttiva della donna; l’equilibrio tra vita privata e professionale e molto altro ancora.


#SpecialeMarzo: conoscere il passato per cambiare il futuro

Questi incontri sono stati molto formativi e ricchi di spunti di riflessione e discussione. Con queste conferenze, si è cercato di portare nelle menti di tutti i presenti le tematiche dei diritti delle donne, delle conquiste sociali, economiche e politiche e anche delle discriminazioni e violenze ancora attuali nel nostro secolo e nella nostra società ancora maschilista, che per nulla devono passare inosservate. Negli eventi, non sono mancate domande, discussioni e riflessioni, da parte del pubblico, che è stato sempre attivo.

“Speciale Marzo” è stato quindi un modo di conoscere il passato e il presente della situazione femminile e a riflettere sulle violenze e discriminazioni quotidiane ancora presenti, ingiustizie che devono essere “combattute”, sia da figure femminili che, soprattutto, da figure maschili, per garantire la piena emancipazione femminile e il pieno raggiungimento della parità di genere e dei diritti delle donne.


Un grande ringraziamento va a Federica del Proposto e a Giorgio Romagnoni per il loro contributo artistico, fondamentale per la realizzazione dei manifesti, a Degrado da Radici per la sua musica, ad Andrea Rizza Goldstein, Alidad Shiri, Grazia Barbiero e Vanda Carbone per aver accompagnato le serate e a tutti i volontari che hanno aiutato nelle conferenze!


Testo di Miruna Andrei e Manfredi Minniti.