Presentazione del libro “Via dalla pazza guerra”

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#SPECIALEMARZO a Merano per promuovere una riflessione sulla parità di genere e sulla partecipazione attiva alla vita sociale e politica.
Il 15 marzo al Coworking della Memoria presenteremo l’ultimo romanzo autobiografico di Alidad Shiri, “Via dalla pazza guerra”. 
Quando?

Il 15 marzo alle ore 18.00.

Cosa?
“Via dalla pazza guerra” è l’ultimo romanzo autobiografico di Alidad Shiri. Il protagonista, nato in Afghanistan, a causa della guerra sarà, in giovanissima età, costretto ad affrontare un lungo viaggio, che lo porterà a vivere molte situazioni struggenti: gli abbandoni nei boschi, lo sfruttamento, la morte dei compagni di viaggio…pur essendo autobiografico, Alidad non racconta solo la sua storia. Tematizza anche l’attualità, la presa del potere da parte dei talebani, che rappresenta una seria minaccia per la popolazione femminile in Afghanistan. Una tematica che potremo approfondire grazie alla presenza dell’autore.
Quello di Alidad “è un libro, che, come dice lui stesso, è destinato soprattutto ad un lavoro di sensibilizzazione e vuole rispondere alle domande che spesso si pongono sulla situazione delle donne, dei bambini, sul viaggio, sull’integrazione.”
Chi è Alidad Shiri?
Alidad Shiri, di origine afghana, è arrivato in Alto Adige nel 2005. Oggi ha 30 anni, vive a Merano e si è laureato in Filosofia politica. Era solo un bambino quando ha visto scoppiare la guerra in Afghanistan e ne ha subito le conseguenze più tragiche: la perdita della famiglia. Oggi è un giornalista e collabora con varie associazioni umanitarie, tra cui UNHCR Italia ed Emergency. Da anni porta la sua testimonianza nelle scuole. Ad ottobre 2021 gli è stata assegnata la Colomba d’Oro per la Pace dall’Istituto di Ricerca Internazionale Archivio Disarmo.

L’evento è libero ma i posti sono limitati ed è quindi necessario compilare il modulo per partecipare.
Verrà richiesto il Super Green Pass!
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Evento organizzato da Arci Bolzano e Coworking delle Memoria con il sostegno del Comune di Merano.
Un ringraziamento particolare a Giorgio Romagnoni  per la concessione dello schizzo.

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